All’asta
i primi due capitoli autografi de “Il Primo Maggio” di De Amicis:
il Comune di Imperia vince e sorride
Sarebbe
stato davvero interessante poter ammirare l’espressione di Silvia
Bonjean alla notizia
della vittoria di
un’asta che, da
almeno una settimana, aveva animato i sogni ed i desideri di tutti i
cittadini di Imperia.
La direttrice della Biblioteca civica Lagorio di Oneglia
è stata infatti la prima a dare, sul proprio profilo Facebook, la
tanto attesa novella: il Comune
di Imperia è
riuscito a riportare a casa i
primi 2 capitoli autografi de “Il Primo Maggio” del compianto
Edmondo De Amicis. Un
pezzo di Italia, un pezzo di storia, un pezzo di Imperia.
La
notizia dell’asta
La
notizia si era diffusa velocemente presso il Comune di Imperia,
soprattutto per merito della segnalazione
di Franco Contorbia,
scrittore e professore di Letteratura italiana moderna presso
l’Università di Genova.
Nello specifico, la Casa
d’aste della Libreria Antiquaria Gonnelli di Firenze
avrebbe esposto, l’8 ed il 9 aprile, i primi due capitoli autografi
del capolavoro incompiuto di De Amicis “Il Primo Maggio”,
corredati da un terzo foglio contenente le sue preziosissime
considerazioni personali sull’opera.
Tre manoscritti di un valore culturale e storico incalcolabile soprattutto per chi, come i cittadini imperiesi, sente di appartenere ad Edmondo De Amicis come nessun altro.
Tre manoscritti di un valore culturale e storico incalcolabile soprattutto per chi, come i cittadini imperiesi, sente di appartenere ad Edmondo De Amicis come nessun altro.
Una
raccolta fondi da “Libro Cuore”
Base
d’asta: 2.800 euro
per il pacchetto contenente il primo capitolo e l’inizio del
secondo capitolo de “Il Primo Maggio”, e 1.000
euro per le
“Considerazioni personali di De Amicis sull’opera”. Con una
prospettiva poco incoraggiante: la grande
concorrenza che
avrebbe sicuramente spinto in alto le cifre, rendendole
inavvicinabili per le modeste risorse a disposizione del Comune di Imperia.
Una trama
commovente in stile “Libro Cuore”,
per rimanere in tema con le opere di De Amicis, che ha avuto un esito
da favola: grazie
alle donazioni personali del professore Corrado
Bologna (Università
di Pisa) e dell’assessore alla cultura Nicola
Podestà, insieme ai
4.000 euro raccolti dai cittadini di Imperia, il Comune è riuscito a
portare a casa entrambi. Nonostante i rialzi che hanno fatto
schizzare il primo lotto a 3.600
euro, ed il secondo a
3.400,
per un totale di 7.000
euro.
La
ciliegina su una torta fatta di amore e di storia
L’autentica
ossessione del Comune di Imperia per i primi due capitoli autografi
de “Il Primo Maggio” è solo il
risultato di un amore, e di un profondo rispetto,
che la cittadina ligure ha sempre riservato a Edmondo
De Amicis, nato
proprio ad Imperia. E non è un caso che la Biblioteca civica Lagorio
di Oneglia ospiti, all’interno delle sue mura, la ricostruzione
dello studiolo dello scrittore.
Con tanto di scrittoio originale, di biblioteca personale, di
documenti manoscritti e di altri oggetti che molto cari furono a
Edmondo De Amicis. Impossibile, dunque, resistere
alla tentazione di aggiungere a questo scrigno di amore e di storia
una ciliegina di tale calibro:
il vanto e l’orgoglio di possedere i primi due capitoli dell’opera
risalente al 1891, pubblicata come incompiuta un secolo dopo,
spettava indubbiamente ai cittadini imperiesi. E
così è stato.
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