lunedì 30 aprile 2018

Concerto del Primo Maggio 2018

Concerto del Primo Maggio, a Roma big e artisti giovani per la sicurezza

Da Gianna Nannini e Ermal Meta passando per Lo Stato Sociale, Fatboy Slim, Francesca Michielin e molti rapper tutti uniti per sottolineare il tema della sicurezza sul lavoro

Da 28 anni il Concerto del Primo Maggio rappresenta la più grande festa gratuita popolare in musica e sarà così anche questa volta.

L'evento nello spazio che circonda la piazza di San Giovanni in Laterano a Roma ancora una volta è promosso dalle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil è organizzato da iCompany e richiamerà nella capitale il 1° maggio centinaia di migliaia di persone da tutta Italia e non solo.

In particolare il Concento del Primo Maggio di quest'anno accenderà  riflettori sulla nuova musica italiana, sia quella di giovani artisti che con il loro linguaggio e le scelte musicali stanno profondamente cambiando il panorama nazionale accanto a musicisti e cantautori già molto affermati, capaci di non cambiare mai la loro visione svendendosi alle leggi del mercato.


Dalle 15 sino a serata inoltrata (anche in diretta su Rai 3) una serie di artisti internazionali e italiani uniti per portare avanti i messaggi legati al sociale e al mondo del lavoro, non soltanto quello giovanile.

Il concerto sarà presentato da Ambra Angiolini e Lodo Guenzi (cantante de Lo Stato Sociale) e vedrà sfilare sul palco  Gianna Nannini e Fatboy Slim, Max Gazzè, Carmen Consoli ed Ermal Meta, Lo Stato Sociale e Le Vibrazioni ma anche Francesca Michielin, Sfera Ebbasta, Cosmo, Canova, Mirkoeilcane, Calibro 35, Wrongonyou, Nitro, Gemitaiz, Frah Quintale, The Zen Circus, Ministri, Willie Peyote, Ultimo, Gazzelle, Achille Lauro e Boss Doms, Galeffi, Maria Antonietta, John De Leo, Dardust ft. Joan Thiele.

Una lunga parentesi musicale che farà da sfondo ai messaggi lanciati dal palco romano come ha confermato Giovanna Ventura, Segretaria Confederale della Cisl che ha ringraziato la Rai per l'attenzione continua nei confronti del mondo del lavoro, in particolare quello della sicurezza che è al centro del programma nel 2018. “Abbiamo voluto sottolineare che la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono il cuore stesso del lavoro: il lavoro senza sicurezza è privo di vera dignità. Dal palco di Roma saranno lanciati quest’anno messaggi importanti e testimonianze, così come al mattino a Prato, i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, parleranno in maniera approfondita di questi temi”.


Saranno importanti le parole, ma anche le note perché coinvolgono soprattutto il mondo dei giovani e sono loro i primi a dover essere responsabilizzati su questi temi così delicati: “Troppo spesso quando accadono incidenti mortali sul lavoro – chiosa Ventura – si tira in ballo la fatalità. In molte occasioni invece la causa principale è il disinteresse e la disattenzione verso le attività delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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martedì 10 aprile 2018

“Il Primo Maggio” di Edmondo De Amicis torna ad Imperia

All’asta i primi due capitoli autografi de “Il Primo Maggio” di De Amicis: il Comune di Imperia vince e sorride

Sarebbe stato davvero interessante poter ammirare l’espressione di Silvia Bonjean alla notizia della vittoria di un’asta che, da almeno una settimana, aveva animato i sogni ed i desideri di tutti i cittadini di Imperia. 

La direttrice della Biblioteca civica Lagorio di Oneglia è stata infatti la prima a dare, sul proprio profilo Facebook, la tanto attesa novella: il Comune di Imperia è riuscito a riportare a casa i primi 2 capitoli autografi de “Il Primo Maggio” del compianto Edmondo De Amicis. Un pezzo di Italia, un pezzo di storia, un pezzo di Imperia.

“Il Primo Maggio”( festa del lavoro) di Edmondo De Amicis torna ad Imperia


La notizia dell’asta

La notizia si era diffusa velocemente presso il Comune di Imperia, soprattutto per merito della segnalazione di Franco Contorbia, scrittore e professore di Letteratura italiana moderna presso l’Università di Genova. 

Nello specifico, la Casa d’aste della Libreria Antiquaria Gonnelli di Firenze avrebbe esposto, l’8 ed il 9 aprile, i primi due capitoli autografi del capolavoro incompiuto di De Amicis “Il Primo Maggio”, corredati da un terzo foglio contenente le sue preziosissime considerazioni personali sull’opera. 

Tre manoscritti di un valore culturale e storico incalcolabile soprattutto per chi, come i cittadini imperiesi, sente di appartenere ad Edmondo De Amicis come nessun altro.

Una raccolta fondi da “Libro Cuore”

Base d’asta: 2.800 euro per il pacchetto contenente il primo capitolo e l’inizio del secondo capitolo de “Il Primo Maggio”, e 1.000 euro per le “Considerazioni personali di De Amicis sull’opera”. Con una prospettiva poco incoraggiante: la grande concorrenza che avrebbe sicuramente spinto in alto le cifre, rendendole inavvicinabili per le modeste risorse a disposizione del Comune di Imperia

Una trama commovente in stile “Libro Cuore”, per rimanere in tema con le opere di De Amicis, che ha avuto un esito da favola: grazie alle donazioni personali del professore Corrado Bologna (Università di Pisa) e dell’assessore alla cultura Nicola Podestà, insieme ai 4.000 euro raccolti dai cittadini di Imperia, il Comune è riuscito a portare a casa entrambi. Nonostante i rialzi che hanno fatto schizzare il primo lotto a 3.600 euro, ed il secondo a 3.400, per un totale di 7.000 euro.

La ciliegina su una torta fatta di amore e di storia

L’autentica ossessione del Comune di Imperia per i primi due capitoli autografi de “Il Primo Maggio” è solo il risultato di un amore, e di un profondo rispetto, che la cittadina ligure ha sempre riservato a Edmondo De Amicis, nato proprio ad Imperia. E non è un caso che la Biblioteca civica Lagorio di Oneglia ospiti, all’interno delle sue mura, la ricostruzione dello studiolo dello scrittore

Con tanto di scrittoio originale, di biblioteca personale, di documenti manoscritti e di altri oggetti che molto cari furono a Edmondo De Amicis. Impossibile, dunque, resistere alla tentazione di aggiungere a questo scrigno di amore e di storia una ciliegina di tale calibro: il vanto e l’orgoglio di possedere i primi due capitoli dell’opera risalente al 1891, pubblicata come incompiuta un secolo dopo, spettava indubbiamente ai cittadini imperiesi. E così è stato.

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