Generazione Voucher, l'abuso dei buoni lavoro nel mondo lavorativo
Con l'avvicinarsi della festa del lavoro vogliamo soffermarci su un aspetto spesso sottovalutato dello sfruttamento lavorativo. Lo stesso governo, preso atto del problema, ha in cantiere nuove misure per cominciare a contrastare l’abuso del ricorso
ai cd. “buoni lavoro” per la retribuzione del lavoro accessorio o occasionale (ma che spesso di occasionale non ha nulla trattandosi di rapporti lavorativi palesemente stabili).
Misure che sono scattate dopo che il Ministero del Lavoro si è reso conto attraverso i dati statistici di una crescita annuale dell’uso
degli stessi del ben 66%. Tanto che si può dire di essere passati dalla Generazione 1000 euro (noto film italiano risalente al 2009 con la partecipazione di Paolo Villaggio, Francesco Mandelli e Alessandro Tiberi) alla Generazione Voucher, precari e sottopagati.
![]() |
Generazione Voucher, non sempre il lavoro è una festa |
Prima tra tutte è la possibile tracciabilità
degli stessi voucher prima dell'inizio della prestazione lavorativa come è stato annunciato il 16 marzo da Giuliano Poletti,
Ministro del Lavoro.
Misura che coincide anche al freno
rilevato dall’Inps in merito alle assunzioni nel mese di gennaio.
Ben il 52% in meno in merito alle
assunzioni, dato che corrisponde alle assunzioni in generale al netto
delle cessazioni, come dichiara sempre lo stesso Ministro, mentre
sarebbe del 58% per le assunzioni a tempo indeterminato.
Un calo di assunzioni prevedibile, afferma ancora
Poletti, che sta ad indicare come gli sgravi hanno avuto un effetto
distorsivo nel mercato del lavoro, il cui destino sarà quello di
avvicinarsi sempre più all’andamento del Pil.
E’ facile notare come, se si
guardi nello specifico alle assunzioni del gennaio 2014, anno in cui
ancora non vigeva la decontribuzione, si sono aggirate introno alle
156.000, numerico che corrisponderebbe a ben il 50% in più rispetto
a quelle del gennaio corrente anno.
Facendo quindi una panoramica a
ritroso, è chiaro che gli effetti dell’attenuazione della
decontribuzione, scesa del ben 40%, cominciano a farsi notare.
Scendendo invece nello specifico a
capire quali siano i tratti salienti di un'altra componente del
mercato del lavoro, ovvero quella relativa ai voucher, conosciuti
anche come “buoni lavoro”, come affermato dal Cesare Damiano,
ex-ministro del Lavoro, a partire dal 2008, anno in cui si iniziarono
ad utilizzare gli stessi, il numerico utilizzato fu di ben 500.000.
Andando avanti nel tempo, solo nello
scorso anno invece ne sono stati utilizzati 115 milioni di Voucher, cifra che
per il solo gennaio corrente anno si aggira intorno ai 9 milioni.
Un vero e proprio boom quindi, che
fa luce sull'aspetto legato al lavoro nero.
Ecco che a tal proposito, il governo
ha avviato una vera e propria indagine, al fine di comprendere
chiaramente la natura di questo abuso, mentre l’Inps si sta
occupando di studiare bene il fenomeno.
Sarà quindi nel mese di maggio, che
grazie ai primi decreti del Jobs Act, dovrebbe avere inizio la
tracciabilità degli stessi voucher, che prevede per le imprese
l’obbligo di comunicare via telematica, o ancora via sms,
l’utilizzo del voucher in questione.
Ricordiamo che i voucher, furono
introdotti nel 2003 grazie alla “legge Biagi”, ed il loro
utilizzo era destinato a lavori extra, quali giardinaggio,
manutenzione ecc, per i giovani al di sotto del 25° anno di età,
utilizzo che invece è stato nettamente allargato nel 2012 con la
“legge Fornero”.
![]() |
(c) fest-del-lavo.blogspot.com |
0 commenti:
Posta un commento