venerdì 5 marzo 2021

la fiera del lavoro

festa del lavoro : la fiera del lavoro


Nel campo degli eventi che riguardano il mondo del lavoro, ma anche la relativa formazione nonché l’orientamento, sono molti i nomi delle città italiane che spiccano.

Nomi che percorrono tutta la nostra Penisola, partendo dal sud con Messina, Reggio Calabria e Napoli, ed a seguire si proiettano verso il nord con Verona, Genova, Torino e Milano.
Moltissime città quindi, tutte con l’unico obiettivo di prestare il massimo dell’attenzione alle oramai famose Fiere del lavoro.

festa del lavoro : le fiere del lavoro

festa del lavoro : la fiera del lavoro


Le Fiere del lavoro conosciute anche, con il nome rivisitato dalla lingua inglese, come job fair, career day o job meeting, sembrano aver raggiunto il massimo della popolarità divenendo così eventi immancabili e molto partecipati sia da parte delle aziende che vanno sempre alla ricerca di papabili candidati, sia da neo laureati e giovani alla ricerca di lavoro o già occupati che vogliano cambiare la propria traiettoria.

Delle belle occasioni quindi, che permettono in maniera tradizionale ai responsabili delle aziende che si occupano di gestire le risorse umane di creare questi incontri opportunamente curati.

Gli stessi infatti vengono accolti in appositi stand ben gestiti e curati dove vengono illustrati i vari procedimenti di selezione del personale e relativi iter di assunzione.

Partecipare a questo tipo di eventi dunque, diventa una sorta di trampolino di lancio atto a trovare lavoro, in cui gli stessi giovani possono comprendere bene le logiche del mercato, ma anche le imprese presenti sullo stesso territorio, ed i settori presenti ove riuscire ad investire finalmente il loro titolo di studio di cui sono in possesso.

Il tutto avviene tramite dei veri e propri laboratori di orientamento professionale in cui i recruiter, non si fermano solamente ad accogliere le varie candidature e ad effettuare i colloqui, ma fornendo anche una serie di servizi gratuiti.

Tra questi va ricordato certamente l’assistenza che viene data ai candidati nell’insegnare loro le tecniche più opportune per la redazione dei propri Curriculum Vitae e relative lettere di presentazione, per passare solo in fase successiva a simulazioni vere e proprie di colloqui di lavoro con il solo scopo di preparare bene il giovane che deve affrontare il mondo del lavoro.

la fiera del lavoro, festa del lavoro
la fiera del lavoro, festa del lavoro

Per partecipare a queste manifestazioni, bisogna iscriversi usando l’apposita procedura online, che può comprendere anche l’inserimento del proprio Curriculum che dovrà però essere firmato e prevedere l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D. Lgs. 196/2003.

In conclusione, bisognerà comunque prepararsi in maniera idonea a sostenere i vari colloqui che si presenteranno al fine di riuscire a dare una bella immagine di se e non farsi mai trovare impreparati.

A fine fiera del lavoro poi, sarà utile raccogliere più materiale possibile da intendersi in biglietti da visita e varie brochure, e ricordare di inviare un'altra copia del proprio Curriculum onde evitare che lo stesso possa essere disperso.

M.E.Virga
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martedì 16 febbraio 2021

festa del lavoro in Finlandia: scopriamo il Vappu !

Come si festeggia la festa del lavoro in Finlandia, scopriamo il Vappu

La festa dei lavoratori, che come ci sarà oramai noto non viene commemorata solamente in Italia bensì in moltissimi altri paesi del mondo, ha a seconda del luogo dove viene celebrata, delle caratteristiche tutte particolari che seguono delle vere e proprie tradizioni.

Andremo adesso a vedere nello specifico come, detta festa del lavoro viene celebrata in Finlandia, dove la stessa assume un duplice significato, quello legato al mondo del lavoro ma anche quello legato al mondo degli studenti.

In Finlandia infatti, la data del Primo maggio sta ad indicare una festa, tra quelle non religiose, tra le più sentite e partecipate di tutto l’anno.

Festa del lavoro in Finlandia, scopriamo il Vappu
Festa del lavoro in Finlandia, scopriamo il Vappu
I festeggiamenti infatti vedono coinvolte tutte le fasce di età, dai più piccoli, agli adulti ma anche ai più anziani ed hanno una durata che va ben oltre la giornata designata, infatti si parla di ben 48 ore, quindi per ben due giorni che decorrono a partire dal 30 aprile.

Il primo maggio in Finlandia, in termini di paragone, è da identificarsi con i festeggiamenti della fine dell’anno, solo che data la sua collocazione in un mese che è alle porte della bella stagione, vedrà svolgere i festeggiamenti all’aria aperta e che sfoceranno indubbiamente in bellissimi pic-nic.

Per i finlandesi infatti, la data del primo maggio indica la fine del lunghissimo periodo invernale e l’arrivo della primavera, stagione che anticipa l’estate.

Questa bellissima festa è conosciuto con il nome di Vappu, che si svolge in tutte le città finlandesi e tra le più famose manifestazioni sono da ricercare nella città di Helsinki.

Come detto prima però, detta festa non riguarda solo i lavoratori ma anche gli studenti proprio perché la data del 30 aprile indica la fine dell’anno scolastico.

Ecco perché sarà possibile vedere fiumi di ragazzi percorrere le strade indossando il famoso l’ylioppilaslakki o più brevemente lakki, il cappello bianco con visierina nera tipico dei ragazzi che si sono diplomati al liceo.

Ed ecco che la bellezza e l’originalità di questa festa risiede proprio nel vedere come si uniscono nei festeggiamenti ben due generazioni, i ragazzi e gli anziani che trovano il modo di divertirsi alla stessa maniera pur essendo di due generazioni distinte e separate.

Ed eccoli che tutti insieme procedono per le vie delle città per arrivare come destinazione finale al luogo ove risiede la statua più importante della città che sarà pulita e lavata ed infine adornata con il lakki.

Il tutto in data 30 aprile in attesa dei veri e propri festeggiamenti del Primo maggio, giorno in cui inizia il Vappu.

Altro particolare della festa, oltre che i pic-nic è l’usanza particolare di vestirsi in maschera alché il Vappu diventa un vero e proprio carnevale di maschere e colori.
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martedì 9 febbraio 2021

festa del lavoro, le origini


festa del lavoro origini e storia

La festa del lavoro ha origini molto antiche: essa nasce grazie alle tante proteste che avvennero in America attorno al 1880.

Le prime manifestazioni in America : l'Illinois

Stanchi di lavorare in queste fabbriche, dove le condizioni di sicurezza erano completamente assenti e l'alienazione derivante dal troppo lavoro risultava essere un disturbo molto diffuso tra i lavoratori stessi, accadde che i suddetti lavoratori decisero di protestare affinché, le condizioni di lavoro, potessero migliorare notevolmente.

Le proteste dei lavoratori vennero accolte seppur in lassi di tempo veramente elevati ma fortunatamente, nell'Illinois le proteste non terminarono con degli spargimenti di sangue inutili.

Era il 1867 circa quando, un
gruppo di lavoratori americani residenti nell'Illinois, decisero di manifestare per ottenere un diritto che oggi risulta essere un oggetto sempre presente nei contratti, ovvero le otto ore lavorative.

In
America infatti, i turni di lavoro erano molto estenuanti e prevedevano turni di lavoro che, in alcune occasioni, raggiungevano e superavano anche le otto ore.

La lunga protesta newyorchese

La protesta non si accadde solo ed esclusivamente nell'Illinois: anche a New York fu possibile assistere a diversi scioperi e proteste che venivano organizzati dai vari gruppi sindacali, molti dei quali si riunirono nel gruppo conosciuto col nome di Cavalieri del lavoro, ovvero i Knights of Labor.

Inizialmente, il gruppo veniva conosciuto con la denominazione di Nobile Ordine ma, a causa del mondo ecclesiastico, tale nome venne successivamente cambiato.

Si trattava di un'organizzazione segreta la quale creava delle manifestazioni per poter fare ottenere, ai
lavoratori, i diritti che in altri luoghi americani, come appunto l'Illinois, vennero ottenuti con dura battaglie senza però ferimenti e scontri a fuoco.

Grazie a diversi scioperi vinti, l'organizzazione ottenne un numero elevatissimo di iscritti, ovvero una cifra pari a settecento mila unità circa.

Lo sciopera contro la Union Pacific Railroad, esattamente nel 1884, e quella dell'anno successivo, ovvero quella contro la Wabash Railroad di Jason Gould, fecero in modo che i
lavoratori ottenessero dei diritti riconosciuti e soprattutto inviolabili sotto ogni punto di vista.

Festa del lavoro : Le stragi di Chicago

Non tutta l'America, dove nacque appunto il concetto di festa del lavoro con conseguente ottenimento dei diritti dei suddetti lavoratori, avvenne in maniera pacifica.

Chicago ne è infatti la prova concreta: il tutto accadde attorno al 1886 in quell'episodio che prende il nome di Rivolta di Haymarket.

Questa altri non era che una piazza americana nella quale, alcuni lavoratori in sciopero, protestarono in favore delle otto ore lavorative.
Ad essi si unirono alcuni anarchici e soprattutto alcuni esponenti sindacali, che inveivano contro la fabbrica di macchine agricole McCormick.

Tali 
lavoratori venivano sottoposti a dodici ore di lavoro su sei giorni a settimana: la manifestazione assunse dei toni accesi che comportò l'intervento della polizia, che sparò sulle persone, uccidendone due e ferendone altre due.

Tre giorni dopo, un nuovo scontro accadde e stavolta, il numero delle vittime, fu veramente elevato.

Moltissime persone vennero impiccate e condannate all'ergastolo: dopo questi tragici fatti, il primo maggio viene riconosciuto come la festa dei lavoratori ed assume anche un significato importante, visto che quelle persone che persero la vita per i diritti dei lavoratori vengono tutt'ora oggi ricordate.

In Italia ci furono diverse rivolte dopo la notizia della strage di Chicago, tanto che a Livorno ci fu una grossa manifestazione ed attacchi ad una caserma, nella quale si disse che si rifugiò un ambasciatore americano.

La
 festa dei lavoratorentra quindi in vigore attorno al 1890.

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mercoledì 3 febbraio 2021

festa del lavoro in Francia e la tradizione del mughetto

festa del lavoro e del mughetto in Francia


Come tutti sanno, in molti paesi il 1° maggio è il giorno dedicato alla festa del lavoro, durante la quale si commemorano tutti gli obiettivi raggiunti dai lavoratori per ottenere i propri diritti. In Francia, invece, la situazione è leggermente differente. Infatti, oltre al lavoro, è anche la giornata della cosiddetta Festa del Mughetto

Ma che cos'è un mughetto ? E in cosa consiste tale festività ?


Il mughetto è una semplice pianta perenne e sempreverde appartenente alla famiglia delle erbacee. Da sempre, questo particolare esemplare viene considerato come un autentico simbolo di felicità e di fortuna

Tale festa può essere tranquillamente assimilata alla nostra Festa della Donna, dato che consiste nell'acquisto di piccoli mazzi di mughetto, per l'appunto. 

I fiori vengono poi regalati per auspicare eventi positivi nei confronti di una persona cara e dimostrare il proprio affetto. Non a caso, il mughetto è conosciuto anche con la denominazione di Giglio della Valle. La varietà di pianta è molto diffusa in paesi piuttosto esotici, come ad esempio il Giappone e l'Estremo Oriente in generale.

Celti e leggende


Diamo ora una rapida occhiata alla leggenda che caratterizza il mughetto. Quest'ultimo sarebbe arrivato in Europa a partire dall'epoca dei Celti, popolazione che ha vissuto momenti di massimo splendore tra il quarto e il terzo secolo avanti Cristo. 

Festa del lavoro in Francia e la tradizione del mughetto
festa del lavoro in Francia e la tradizione del mughetto
Già in quel periodo lontanissimo, si erano diffuse le prime voci sulle sue capacità benefiche e per quel popolo il 1° maggio costituiva l'inizio della prima fase dell'anno. 

Successivamente, era costume da parte dei pagani di festeggiare l'inizio della stagione primaverile tramite la consegna di tre rametti di questa pianta alle persone alle quali si voleva bene. Un simbolo di amicizia che poi ha continuato ad assumere maggiore significato con il passare dei secoli.

Durante il Medio Evo, il primo giorno di maggio corrispondeva alla partenza del mese dedicato all'amore e alle relazioni sentimentali. Inoltre, il 1° maggio del 1561, il re Carlo IX di Francia fece in modo che un rametto di mughetto si tramutasse in un vero e proprio portafortuna. Una tradizione portata avanti anche durante il Rinascimento. 

La festa del lavoro


La festa del lavoro è iniziata a diventare tale dal 1889, mentre sei anni dopo il mughetto sostituì la precedente camelia come simbolo di affetto. Ancora oggi, la tradizione riguardante il mughetto è ancora molto sentita grazie alla sua capacità di infondere una giusta dose di ottimismo e gioia. 

Tuttavia, il paese nel quale la celebrazione è maggiormente diffusa è senza ombra di dubbio la Francia.

Secondo altre correnti di pensiero, la Festa del Mughetto si intitola in questo modo perché tale pianta fiorisce a partire dal mese di maggio. Nella cultura popolare transalpina, giovani e meno giovani si danno da fare per ricercare il favoloso amuleto all'interno dei boschi e ne approfittano per vivere le prime passeggiate nel clima mite della primavera. 

Non a caso, nel linguaggio dei fiori il mughetto rappresenta il ritorno della felicità, che può essere comparato come il risveglio nella stagione primaverile dal torpore dell'autunno e, soprattutto, dell'inverno. 

Se ci si trova in Francia, è quindi possibile rilevare numerosi venditori di mughetti, disponibili anche a prezzi molto bassi nelle piazze e nelle vie principali del Paese.
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sabato 21 marzo 2020

Festa del lavoro e disabilità

Festa del Lavoro, la disabilità come tema portante?


Il presidente nazionale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti chiede ai tre principali sindacati di dedicare la festa del Primo Maggio al tema della disabilità

Quella del Primo Maggio è universalmente la Festa del Lavoro, ma almeno per quest'anno c'è chi chiede una dedica speciale alla disabilità. La richiesta arriva direttamente da Mario Barbuto, presidente nazionale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che invita i sindacati almeno per il 2017 a trasformarla un un'occasione unica per dimostrare unità e solidarietà sociale.

La sollecitazione è stata inviata direttamente ai segretari dei tre principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, e rappresenta una sfida unica come spiega Barbuto nel suo invito: “Scrivo per proporre alle Confederazioni Sindacali di dedicare il prossimo appuntamento del Primo maggio in tutte le piazze d’Italia al tema della disabilità, coniugata alla solidarietà sociale, all’eguaglianza e al diritto al lavoro”.

Non una novità assoluta in realtà perché una decisione simile era stata presa già a Bologna, quando il tema della disabilità aveva legato tutte le manifestazioni sindacali organizzate dai principali sindacati nel capoluogo emiliano, con grande e positivo riscontro sia da parte dei lavoratori che dei cittadini. 

Così allargare il discorso a tutto il territori nazionale avrebbe una valenza e un peso specifico ancora maggiore, soprattutto per denunciare il buco nero creato tra le leggi sulla disabilità e la loro applicazione pratica nel mondo del lavoro.

Festa del lavoro e disabilità


Come sottolinea infatti ancora Barbuto “nonostante le leggi di protezione, nonostante l'azione continua delle nostre associazioni rappresentative, sovente supportata anche da una consistente opera di sostegno delle Confederazioni Sindacali, centinaia di migliaia e forse milioni di persone con disabilità rimangono ogni giorno alla ricerca della loro dignità offesa, da conquistare innanzitutto e soprattutto proprio grazie alla realizzazione del diritto al lavoro che renda possibile l’indipendenza economica, l’autonomia personale, la libertà dal bisogno”.

Ecco perché accanto alle logiche rivendicazioni da parte dei lavoratori disabili e dei loro cari è necessario che si mobilitino anche le classi sociali più svantaggiate affinché quello della solidarietà sociale diventi un unico fronte comune. 

Ecco perché il presidente nazionale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti invita i segretari delle principali sigle sindacali italiane a invitare sul palco delle manifestazioni nazionali gli esponenti del mondo della disabilità per veicolare un messaggio univoco alla politica italiana, sollecitando un nuovo impegno di lotta e di offerte che dimostrino anche un maggiore rispetto dell'uomo.
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martedì 30 aprile 2019

Concertone del Primo maggio 2019


Da Roma a Taranto, il 1° maggio in musica


La prima edizione è del 1990 e da allora ad oggi il Concerto del Primo Maggio a Roma è diventato una tradizione, per portare avanti il messaggio del lavoro dignitoso e uguale per tutti ma anche per offrire un'occasione di aggregazione importante in Piazza San Giovanni in Laterano che ancora una volta si presenterà gremita, considerando che l'ingresso è come al solito gratuito.

L'evento promosso da CGIL, CISL e UIL avrà lo stesso slogan che accompagna la manifestazione unitaria di Bologna, cioé ‘Lavoro – Diritti – Stato Sociale, La Nostra Europa’ e sarà presentato per il secondo anno di fila dall’attrice Ambra Angiolini e da Lodo Guenzi, cantante e leader de Lo Stato Sociale. 

Come ha spiegato Nino Baseotto (segretario organizzativo CGIL) il messaggio di un'Europa capace di offrire prospettive lavorative vivibili ai giovani, diritti e socialità è un obiettivo comune e sarà un messaggio anche da lanciare al Concertone “perché la musica unisce e abbatte le barriere. Siamo convinti che la musica non solo unisca, ma faccia cultura che serve a rilanciare un'idea di Europa rinnovata e cambiata”.

concerto 1 maggio 2019

Le prime note cominceranno a risuonare dalle 15 (anche in diretta su Rai 3) e andranno avanti sino a notte inoltrata, con un cast che rispecchia i gusti musicali di oggi strizzando però un occhio anche al passato. 

Così sul palco saliranno in ordine sparso (la scaletta non è stata ancora comunicata) un veterano del Concerto come Daniele Silvestri e i Negrita, i rapper e trapper Achille Lauro, Rancore, Ghali, Carl Brave, ma anche Manuel Agnelli insieme a Rodrigo d'Erasmo che con lui ha fatto parte del progetto Afterhours.

Inoltre saranno presenti i Coma_Cose, gli Eugenio in via di Gioia, i Fast Animal and Slow Kids.La rappresentante di lista, i Pinguini tattici nucleari, Bianco insieme a Colapesce, i Canova, Gazzelle, Motta, La Municipàl e il vincitore dell'ultima edizione di X Factor, il napoletano Anastasio. Molto atteso anche l'unico ospite straniero, l’ex leader degli Oasis Noel Gallagher che arriverà insieme agli High Flying Birds.

Ma da sei anni il 1° maggio viene celebrato in musica anche a Taranto, città simbolo del mondo operaio italiano per la presenza dell'Ilva e tutto quello che ne consegue, tra occupazione e salute dell'ambiente. Dalle 14 al Parco Archeologico delle Mura Greche andrà in scena quello che è stato ribattezzato “l'altro Concerto del 1° maggio” e che in poco tempo si è guadagnato una grandissima dignità.

Presentati dalla conduttrice Valentina Correani, dalla giornalista Valentina Petrini e dall’attore Andrea Rivera sono annunciati sul palco Max Gazzè ed Elio (senza le Storie Tese), Malika Ayane,
Tre Allegri Ragazzi Morti, CorVeleno, Andrea Laszlo De Simone, Colle der fomento,The Winstons, Dimartino, Epo, Mama Marjas, Bobo Rondelli, Maria Antonietta, Istituto Italiano di Cumbia, Terraross, Bugo, Sick Tamburo. Inoltre è annunciata in collegamento da Roma anche
Ilaria Cucchi mentre sul palco salirà lo scrittore e vignettista Mauro Biani.

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Manifestazione festa del lavoro 1 maggio 2019

Primo Maggio, la manifestazione nazionale è a Bologna

L'ultima volta a Bologna era stata nel 2002. E questa volta, le principali sigle sindacali italiane hanno scelto di nuovo Bologna per la loro manifestazione nazionale unitaria: CGIL, CISL e UIL il 1° maggio 2019 sfileranno per le vie dal capoluogo emiliano accompagnati dallo slogan “Lavoro – Diritti – Stato Sociale, La Nostra Europa”.

La partenza del corteo che celebra il Primo Maggio – Festa del Lavoro, è prevista alle 10.30 da piazza XX Settembre e attraversando tutto il centro arriverà poco prima di mezzogiorno in Piazza Maggiore.

Qui sono previsti gli interventi dei tre segretari nazionali, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.  

L'intervento più atteso è probabilmente quello di Maurizio Landini, perché il nuovo segretario della CGIL è stato eletto soltanto nel gennaio scorso anche se ha una lunga militanza sindacale alle sue spalle.

festa del lavoro 2019

Intanto a pochi giorni dal corteo ha parlato Annamaria Furlan, segretaria generale CISL, intervistata dal 'Corriere Bologna : 

“Abbiamo scelto di venire qui perché questa è una città europea che ha sempre combattuto per la difesa dei diritti. Nella manifestazione del Primo Maggio porteremo unitariamente oltre al tema dell’Europa, dei diritti e della difesa dello stato sociale, anche le nostre rivendicazioni nei confronti del governo”.

Una mobilitazione che riprende quella del 9 febbraio scorso e anticipa anche di poco scioperi e manifestazioni in programma nelle prossime settimane, come quelli in serie nel mondo della scuola o quello dei metalmeccanici (categoria che Landini conosce benissimo) in programma il 19 giugno se non ci saranno differimenti, per chiedere interventi precisi del governo in molti settori, dalla 
riduzione delle aliquote Irpef sul lavoro dipendente all'aumento dei salari, dall'aumento degli 
investimenti pubblici e privati allo sviluppo delle infrastrutture, oltre a molto altro.

Il Primo Maggio però è Festa dei Lavoratori in tutta Italia. 

Se a Roma l'attenzione sarà tutta sul Concertone in piazza, occasione per portare avanti il messaggio nazionale mescolandolo con la musica, in altre città invece sono previste manifestazioni unitarie come a Bologna, ma a livello regionale.

Come a Torino, dove oltre alle tre principali sigle sindacali in testa alla sfilata per le vie del centro cittadino è anche prevista anche una manifestazione dei 'No TAV'  che porteranno ancora una volta avanti il loro messaggio.

A Milano invece previsto un comizio in piazza della Scala dei  tre segretari generali regionali di CGIL, CISL e UIL, Elena Lattuada, Ugo Duci e Danilo Margaritella.

Invece  la CGIL siciliana il 1° maggio sarà a Portella della Ginestra, teatro nel 1947 della strage consumata dagli uomini del banditi Giuliano, quando morirono ben undici persone che stavano manifestando proprio in occasione della Festa del Lavoro. 

Verranno deposti fiori al cimitero e il corteo partirà da Piana degli Albanesi fino a Portella. Qui sono previsti gli interventi di Enzo Campo, segretario generale CGIL Palermo, del senatore Emanuele Macaluso e del vice segretario generale CGIL Palermo, Gianna Fracassi.
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festa del lavoro, Sicurezza il cuore del lavoro

Festa dei Lavoratori e sicurezza sul lavoro

I tre segretari generali delle maggiori sigle sindacali italiane (Cgil, Cisl, Uil) sfileranno insieme nella città toscana. Lo slogan è “Sicurezza: il cuore del lavoro”

Il 1° maggio saranno molte le manifestazioni sindacali sparse su tutto il territorio nazionale ma solo uno vedrà le tre sigle principali, Cgil, Cisl, Uil  presenti con i loro segretari nazionali: è quella di Prato, sotto lo slogan “Sicurezza: il cuore del lavoro” che introdurrà la che introdurrà la Festa dei Lavoratori. 

Una scelta non casuale, visto che la città toscana da molto tempo è il simbolo di una realtà occupazionale  importante nella quale il tema del lavoro garantito a 360° è molto sentito.

Così sul palco saliranno Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, insieme per lanciare un messaggio forte e unitario al mondo della politica ma anche delle imprese e delle istituzioni, oltre che a quello della scuola per un cambio di rotta nel quale al centro delle decisioni ci sia la persona e non più soltanto il profitto a qualunque costo.


Un tema di strettissima attualità, quello della sicurezza sul lavoro, come testimonia l'elenco quasi infinito di incidenti quotidiani che causano morti, infortuni, ma anche malattie professionali per i quali manca una vera politica nazionale di prevenzione, on moltissime aziende di ogni dimensione che operano fiori dalle regole e dalle coperture, mentre il tema della tutela della salute e della sicurezza dovrebbe essere sempre al centro dell’attenzione.

Approfondimento: estintori e sicurezza

Tutto questo mentre si celebra il decennale del Decreto Legislativo 81 che ha messo nero su bianco il tema della prevenzione e della protezione in diversi campi lavorativi.

La manifestazione di Prato comincerà alle 10 in Piazza Mercatale dalla quale prenderà il via il corteo che toccherà  varie zone della città per terminare in Piazza del Duomo nella quale a cominciare dalle 12 è previsto il comizio congiunto di conclusione.

Manifestazione : festa del lavoro a Ventimiglia

In precedenza però  i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil faranno visita al cimitero monumentale di Marcognano a Torano, una frazione di Carrara, con la deposizione di una corona al monumento ai caduti sul lavoro per ricordare la tragedia avvenuta in una cava di marmo locale il 19 luglio del 1911 in cui persero la vita dieci lavoratori.

Altro punto forte del 1° maggio sindacale sarà il classico ‘Concertone’ in piazza San Giovanni a Roma, promosso dalle tre confederazioni e organizzato da iCompany, in diretta Tv da Rai 3 e in diretta radio da Rai Radio 2.

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lunedì 15 aprile 2019

La festa del lavoro e il caporalato in agricoltura

festa del lavoro : vittime del caporalato


Celebrare la Giornata del primo maggio, che come tutti ben sappiamo corrisponde alla festa del lavoro, in una società dove il lavoro sembra quasi un miraggio, sembra essere quasi un paradosso.

Se poi a questo si aggiunge chi offre lavoro solo per sfruttare chi ne ha di bisogno, lo scenario che si presenta ai nostri occhi è davvero tragico.

Ed è proprio alla luce di quanto detto sopra, che nella città di Brindisi, la Giornata del primo maggio, assumerà un aspetto totalmente diverso.

Un’iniziativa della Flai Cgil regionale e provinciale, che vedrà la presenza indiscussa della presidente della Camera, Laura Boldini, che ha espresso la volontà di incontrare i familiari delle vittime del caporalato.

Laura Boldrini, la festa del lavoro e il caporalato in agricoltura
Laura Boldrini, la festa del lavoro e il caporalato in agricoltura

Un incontro che è stato programmato a dovere, e che avrà come sede la Masseria Canali, in agro di Mesagne, struttura confiscata ad un boss della Sacra Corona, che è stata poi affidata in gestione a Libera Terra e restituita quindi ad uso di tutta la comunità.

Proprio in detta occasione, sarà la stessa presidente della Camera Boldrini a voler incontrare una delegazione di lavoratrici agricole pugliesi e i familiari delle vittime del caporalato, per portare così a termine i lavori che hanno come tema centrale “La condizione della donna in agricoltura tra caporalato e illegalità diffuse”.

La giornata avrà inizio con l’accoglienza della stessa presidente, prevista per le ore 09.30, da parte di Luciana Manca e Irene Guarrera, noti anche come Gruppo “Scigghiate”, che renderanno esclusivo questo arrivo attraverso dei canti del lavoro pugliese sulle rivolte contadine e un breve inedito sul caporalato.

Successivamente, alle ore 10, avverrà l’incontro vero e proprio a Masseria Canali, dove avverrà il saluto da parte del Sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta, e quelli di Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera contro le mafie e responsabile del settore della Memoria delle vittime di mafia.

Troppe le vittime innocenti, che sono da ricercarsi in tutte quelle donne e quegli uomini che hanno perso la vita per dedicarsi al lavoro.

Vanno ricordate a tal proposito tutte quelle donne morte ad opera di incidenti stradali a bordo nei pulmini dei caporali riempiti sino a stati estremi, come anche tutti quegli uomini che, lavorando come braccianti, sono morti sui campi di lavoro per lo sfruttamento estremo fatto di doppi turni di fatica sotto il sole cocente.

Decine e decine sono i nomi di tutte quelle vittime, come le ultime quattro dell’estate scorsa.
Ed è proprio per prevenire questi tragici episodi, che Flai Cgil e Libera lottano insieme da molto per questo obiettivo, come dimostrano le altre attività svoltasi in procinto della Giornata della Memoria, ma anche dell’Impegno del 21 marzo, che hanno avuto come sede la stessa Brindisi, ma anche Francavilla Fontana e a Ceglie Messapica.

I lavori della giornata saranno aperti da Giuseppe De Leonardis, segretario generale della Flai Cgil Puglia, ma non va dimenticata la presenza della moderatrice, nonché giornalista, Raffaella Cosentino, a cui seguiranno le testimonianze di alcune lavoratrici agricole e dei familiari delle vittime del caporalato.

Non mancheranno inoltre gli interventi, che vedono spiccare i nomi di Alessandro Leo, presidente di Libera Terra, Gianni Forte, segretario generale della Cgil Puglia, Michela Almiento, segretaria generale della Cgil di Brindisi, e Giovanni Mininni, segretario generale nazionale della Flai Cgil.
La giornata però, vedrà la sua conclusione proprio con l’intervento della presidente della camera Boldrini.

Ad oggi sono ancora troppe quelle persone che vengono sfruttate lavorativamente parlando, come dimostrano chiaramente i dati presentati dalla Flai Cgi, dati tra l’altro presi da uno studio specifico che è stato effettuato ad opera di The European House – Ambrosetti.

Si tratterebbe di ben 400mila lavoratori, di cui la maggior parte stranieri, il cui trattamento è simile a quello degli schiavi e le cui paghe non superano i 25-30 euro giornalieri, da ricercarsi il più delle volte tra i migranti e le donne.

M. E. Virga

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sabato 23 febbraio 2019

Neet Italia chi sono ?

festa del lavoro : Neet Italia, chi sono ?
"NEET" è l'acronimo di "Not in Education, Employment or Training" e si riferisce a tutti i giovani che non sono impegnati in un'attività studentesca, che non posseggono un lavoro e che non hanno intenzione di praticare dei corsi formativi.
Il termine NEET è un neologismo nato nel 2002 ad opera di John Bynner e Samantha Parsons, che hanno inserito questo termine in una rivista specialistica, per definire tutti i giovani adulti loro contemporanei, svincolati da qualsiasi tipo di responsabilità.
festa del lavoro, Neet Italia chi sono
festa del lavoro, Neet Italia chi sono
Fino a quell'anno, tali individui si definivano semplicemente "spensierati" ed erano ignari che sarebbero un giorno stati considerati un vero e proprio problema sociale.
Con l'imminente festa del lavoro 2019 qualche dubbio sull'entità del fenomeno.
Secondo i sociologi, possono essere definiti NEET tutti i giovani che non compiono o che non si affrettano a compiere i cinque passi fondamentali, che li renderebbero adulti: il trasferimento dalla casa natia, quella dei genitori, verso una dimora indipendente; lo studio e il completamento del percorso scolastico e formativo; l'approccio all'attività lavorativa con i conseguenti guadagni; la formazione di un nuovo nucleo familiare; l’assunzione delle responsabilità nei confronti dei figli.
Ma come mai i giovani non seguono queste tappe sociali? Secondo gli studiosi, ciò avviene a causa dell'aumento degli anni di studio obbligatori da svolgere, del costo elevato delle scuole di formazione, e delle difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro. 
Per la maggior parte dei NEET, però, si tratta anche di motivi sociali: rispetto al passato, sono molti i giovani adulti che prolungano o arrestano i loro percorsi per dedicarsi ad altre attività come i viaggi.
Neet Italia e festa del lavoro
Neet Italia e festa del lavoro
Secondo una ricerca effettuata dall'ISTAT, nel 2004 In Italia i NEET tra i 15 e i 24 anni costituivano il 22,1% del totale dei giovani, mentre quelli tra i 15 e i 34 anni erano ben 3,7 milioni: questi ultimi dati, però, sono stati calcolati in maniera diversa rispetto a quelli degli altri Paesi europei, che si sono limitati a considerare i NEET tra i 15 e i 24 anni. 
Anche a causa di questo calcolo macroscopico dell'ISTAT, l'Italia slitta in vetta al primo posto in classifica con il maggior numero di NEET, seguita dalla Bulgaria, dalla Grecia e dalla Spagna. Agli ultimi posti, invece, troviamo la Danimarca, i Paesi Bassi e Lussemburgo.

Clarissa Cusimano
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giovedì 21 febbraio 2019

festa del lavoro : il lavoro agile, cos'è lo smart working ?

festa del lavoro : evoluzione verso il lavoro agile, cos'è
A breve il Parlamento italiano potrebbe dedicarsi alla votazione di un disegno di legge, collegato alla legge di Stabilità 2016, che introdurrebbe il "lavoro agile" anche in Italia.
festa del lavoro : il lavoro agile, cos'è lo lo smart working ?
festa del lavoro : il lavoro agile, cos'è lo lo smart working ?
Lavoro agile non è altro che la traduzione di Smart working, il decreto sul lavoro intelligente, disciplinato da nove articoli, che apporterà delle agevolazioni importantissime ai lavoratori dipendenti, rendendo più flessibile l'organizzazione delle attività.
Il lavoro agile consentirà alle società di far lavorare i propri dipendenti non solo all'interno dei locali aziendali, ma anche all'esterno, utilizzando comodamente dei dispositivi elettronici e mantenendo quindi invariate le ore lavorative e così anche lo stipendio mensile.
Il lavoro agile permetterà ai lavoratori dipendenti di svolgere il proprio lavoro ovunque essi si trovino, a casa, in un bar, in una biblioteca. Gli obiettivi di ogni dipendente aziendale non subiranno modifiche e dovranno essere svolti al meglio, sotto la direzione costante del capo della società. Anche i contributi e gli incentivi fiscali rimarranno invariati.
Il lavoro agile modificherà completamente la visione del lavoro, cambiando il rapporto tra capo e dipendente, e riducendo progressivamente l'assenteismo causato dai contrattempi con i mezzi di trasporto o dai motivi personali che rendono impossibile uno spostamento fisico per il lavoratore.
Grazie all'introduzione del lavoro agile, il dipendente aziendale potrebbe ridurre il proprio stress e, non vincolato da orari di lavoro stancanti e stabiliti in precedenza, riuscirebbe sicuramente a migliorare la sua produttività, creando una forza lavoro di maggior valore.
In questa ottica si può affermare, alla luce della imminente festa del lavoro del primo maggio, che rappresenti anche una tipologia di lavoro tutelata ?
festa del lavoro : evoluzione verso il lavoro agile, cos'è
festa del lavoro : evoluzione verso il lavoro agile
Per tutelare il lavoratore dipendente, in base a quanto stabilito dal decreto di legge sul lavoro agile, il capo aziendale avrà l'obbligo di fornire un elenco di tutti i luoghi in cui il proprio sottoposto può svolgere l'attività lavorativa. Proprio per questo motivo, il direttore garantirà la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, consegnando periodicamente un'informativa, nella quale dovranno essere specificati i rischi connessi alle modalità di svolgimento della prestazione.
Per quanto riguarda, invece, la tutela infortunistica e le malattie professionali, il decreto sul lavoro agile renderà la comunicazione obbligatoria, di cui all’art. 1, comma 1180 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, oggetto dello svolgimento dell'attività lavorativa. In caso di infortunio o di malattia, quindi, si dovrà indicare sia la durata dell'accordo, che le possibili variazioni dei tempi dello stesso.
Clarissa Cusimano

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giovedì 14 febbraio 2019

festa del lavoro nel mondo

festa del lavoro i festeggiamenti nei paesi UE e nel mondo


La festa del Lavoro, ovvero il Labor Day, è una festività che viene riconosciuta a livello mondiale ma in maniera totalmente differente: in molti Paesi mondiali ed europei infatti, tale festività assume un significato e una modalità di celebrazione completamente differente.

Breve storia della festività. 


Prima di parlare del come viene celebrata la festa del lavoro, è bene capire cosa si celebri. 

festa del lavoro 2016
Festa del lavoro nel mondo
Gli avvenimenti risultano essere due: il primo di essi consiste nell'ottenimento, a livello mondiale, dei diritti del lavoro, ovvero la riduzione delle ore lavorative che passarono dall'essere dodici, ed in alcuni casi quattordici, ad otto ore lavorative distribuite su cinque-sei giorni. 

Il secondo avvenimento che viene festeggiato è quello della morte delle decine di persone che, a Chicago, persero la vita.

Una protesta che avvenne nella piazza di Haymarket sfociò in un conflitto che vide la polizia sparare sulla folla di manifestanti, che comprendevano anarchici e lavoratori. 

Per questo motivo, il Primo Maggio viene identificato come il giorno della Festa del Lavoro in quanto, durante tale giornata, vennero commessi quegli atti ed i lavoratori ottennero finalmente dei diritti che, fino a quel momento, erano assolutamente assenti.

La festa del lavoro in Italia. 


La Festa del Lavoro, sul suolo italiano, viene considerata come giornata "sacra", ovvero la maggior parte delle attività, commerciali e non, risultano essere non operative, ovvero sono chiuse.

Sul suolo italiano vengono anche organizzate delle manifestazioni pacifiche, come ad esempio il concerto del Primo Maggio, che vede protagonisti volti noti del panorama musicale

La giornata risulta essere molto sentita da parte dei lavoratori, anche se generalmente si tende a scordare quanto accaduto agli americani durante tale giornata, quando molti di loro persero la vita.

La festa del lavoro in Europa.


La festa del lavoro, considerando il suolo europeo, risulta essere completamente differente: nella maggior parte dei paesi però, come ad esempio in Spagna, Francia e Germania, il giorno risulta essere festivo e quindi non si lavora. 

Sono tre i Paesi europei che celebrano, in maniera differente, tale festività: ad esempio, in Svizzera tale festa viene celebrata solo in alcuni cantoni, specialmente in quelli italiani, mentre negli altri il Primo Maggio viene considerato come giorno lavorativo classico. 

In Grecia, tale giornata viene considerata opzionale, ovvero alcune attività rimangono chiuse e celebrano tale giornata. 

In Inghilterra, tale giornata non viene celebrata nella maniera classica, ovvero con una festa vera e propria: essa però viene sostituita dal Bank Holiday, che permette ai lavoratori di avere due lunedì del mese liberi, dove i suddetti lavoratori non si devono presentare a lavoro.

La festa del lavoro nel resto del mondo. 


Se nella maggior parte dei paesi mondiali la festa viene celebrata il primo maggio, con qualche paese che opta per non far lavorare i dipendenti, in altri la situazione risulta essere totalmente differente.

In Canada e negli Stati Uniti, il Primo Maggio non è un giorno festivo, ma lo è il primo di settembre, giornata nel quale si ottennero i diritti sulle otto ore lavorative. 

In Australia invece, il cui nord è popolato per la maggior parte da italiani, il primo maggio viene celebrato in maniera classica mentre in Nuova Zelanda, tale festa viene posticipata al quarto lunedì di ottobre.

Tale modifica deriva dal fatto che, i diritti dei lavoratori di questa nazione, vennero ottenuti proprio durante tale data e non nel primo giorno di maggio.
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domenica 10 febbraio 2019

festa del lavoro in Inghilterra : il May Day

festa del lavoro in Inghilterra : quale differenza con quella italiana ?

La festa del Primo Maggio, dedicata ai lavoratori italiani, ha un’importanza fondamentale per chi lavora nel Belpaese. 
Essa simboleggia un complesso di lotte, di conquiste sociali e contrattuali che hanno messo in rilievo la dignità del lavoratore e i suoi diritti, il lavoro dei sindacati e così via dicendo.

Ma anche nel Regno Unito esiste una festa dedicata ai lavoratori, il May Day, che per i sudditi della Regina non corrisponde con il primo giorno di maggio bensì coincide col primo lunedì del mese.

Differenze rispetto alla famosa festa del lavoro italiana

Beh, un bel po’. Innanzitutto in Italia, come abbiamo detto, il Primo Maggio cade nella data fissa, a differenza di quanto avviene nel Regno Unito.

La festa del lavoro inglese, inoltre, getta le proprie radici in una tradizione antichissima, quella dei contadini di riunirsi a Maggio nella piazza del paese dove fra balli e canti si celebrava la fertilità della terra ed il lavoro abbondante ballando attorno al Palo di Maggio, issato nel centro della piazza.


Festa del Lavoro in Inghilterra : il May Day
May Queen

Questa abitudine, chiamata maypole dancing, era accompagnata dalla sfilata chiamata “The May Queen” durante la quale veniva incoronata la più bella bambina del villaggio, eletta Regina di Maggio. 

La bimba sfilava fra carri e gente festosa in un corteo, mentre tutt’attorno venivano eseguite danze tradizionali come la Morris Dance. Tra ghirlande fiorite, passi di danza, feste e cortei questa giornata ancora oggi viene vissuta in modo molto intenso, in una via di mezzo fra il festeggiamento per i diritti dei lavoratori e quello per l’arrivo della primavera.

Nel Regno Unito i lavoratori non fanno il “ponte” come succede in Italia, ma al Primo Maggio il lunedì successivo alla data essi recuperano diversi giorni di riposo per festeggiare questa ricorrenza storica e tradizionale.  
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