Massa, Carrefour apre il primo maggio e i lavoratori insorgono
In
occasione del primo maggio, giorno della festa del lavoro, vi saranno
innumerevoli concerti ed eventi sparsi in tutta Italia, ma saranno
solo alcuni gli italiani a poterci andare, visti gli ultimi
avvenimenti accaduti nella città di Massa
Carrara.
Nella
provincia rossa, infatti, il centro commerciale Carrefour rimarrà
aperto, e di conseguenza i dipendenti, che magari avevano già
programmato di godersi una giornata di totale relax, dovranno invece
recarsi a lavoro. Che il
Carrefour rimarrà
aperto non è una notizia certa, ma, soltanto la possibilità che il
centro commerciale lo sia, ha spinto i sindacalisti ad annunciare lo
sciopero e la manifestazione.
"Noi stiamo pensando di fare la
manifestazione del primo maggio proprio davanti al centro
commerciale. È una manifestazione che ogni anno cambia posto e
quest’anno potrebbe davvero avere senso farla lì." - Queste
le dichiarazioni di Stefano Nicoli, della Filcams Cgil.
Massa, Carrefour apre nella festa del lavoro e i lavoratori insorgono |
In realtà, nonostante molti non lo sappiano, è del tutto legale l'apertura di un negozio durante un giorno festivo e rosso di calendario, visto il decreto “Salva Italia” del 2012, che ha introdotto la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi in base alla scelta dell’imprenditore.
Questo decreto del
2012 non ha fatto altro che rafforzare il precedente decreto Bersani
del 1998, legge che regolarizzava le aperture domenicali e festive
per ben otto giorni all'anno.
Prima
di questo avvenimento, nella città di Massa
Carrara si
era venuti a un ufficioso compromesso, che sanciva la chiusura
festiva per almeno cinque giorni l’anno: il primo dell’anno,
Pasqua, Natale, Santo Stefano e.. il primo di maggio.
I patti, però,
sembrano adesso essere totalmente sfumati, e, dopo l'apertura del
Carrefour
durante il 25 aprile scorso, adesso si prospetta che il centro
commerciale rimarrà aperto anche in occasione del primo maggio.
«Siamo
ovviamente contrari. Riteniamo che alcune feste siano intoccabili. E
il primo maggio è una di queste. Capiamo che ora i tempi stanno
cambiando e che le aziende vogliano andare avanti. Però ci sono dei
principi: come vogliamo aprirci a nuove culture, dobbiamo rispettare
anche i nostri, di principi.
La nostra paura è che se tengono aperti
il primo maggio, allora si arriverà ad aprire anche il secondo
giorno di Natale. E poi, dove si arriverà?
Questa è una festa
laica, è l’unica del
festa del lavoratore.
Speriamo che il sindaco intervenga.» - Queste le giuste
dichiarazioni di Francesco Vannucci, della segreteria provinciale
della Ugl, che naturalmente teme che gli imprenditori approfittino
della delicata situazione.
Clarissa Cusimano
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