festa del lavoro : Neet Italia, chi sono ?
"NEET"
è l'acronimo di "Not in Education, Employment or Training"
e si riferisce a tutti i giovani che non sono impegnati in
un'attività studentesca, che non posseggono un lavoro e che non
hanno intenzione di praticare dei corsi formativi.
Il
termine NEET
è un neologismo nato nel 2002 ad opera di John Bynner e Samantha
Parsons, che hanno inserito questo termine in una rivista
specialistica, per definire tutti i giovani adulti loro
contemporanei, svincolati da qualsiasi tipo di responsabilità.
festa del lavoro, Neet Italia chi sono |
Fino
a quell'anno, tali individui si definivano semplicemente
"spensierati" ed erano ignari che sarebbero un giorno stati
considerati un vero e proprio problema sociale.
Con l'imminente festa del lavoro 2019 qualche dubbio sull'entità del fenomeno.
Secondo
i sociologi, possono essere definiti NEET
tutti i giovani che non compiono o che non si affrettano a compiere i
cinque passi fondamentali, che li renderebbero adulti: il
trasferimento dalla casa natia, quella dei genitori, verso una dimora
indipendente; lo studio e il completamento del percorso scolastico e
formativo; l'approccio all'attività lavorativa con i conseguenti
guadagni; la formazione di un nuovo nucleo familiare; l’assunzione
delle responsabilità nei confronti dei figli.
Ma
come mai i giovani non seguono queste tappe sociali? Secondo gli
studiosi, ciò avviene a causa dell'aumento degli anni di studio
obbligatori da svolgere, del costo elevato delle scuole di
formazione, e delle difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.
Per
la maggior parte dei NEET,
però, si tratta anche di motivi sociali: rispetto al passato, sono
molti i giovani adulti che prolungano o arrestano i loro percorsi per
dedicarsi ad altre attività come i viaggi.
Neet Italia e festa del lavoro |
Secondo
una ricerca effettuata dall'ISTAT, nel 2004 In Italia i NEET
tra i 15 e i 24 anni costituivano il 22,1% del totale dei giovani,
mentre quelli tra i 15 e i 34 anni erano ben 3,7 milioni: questi
ultimi dati, però, sono stati calcolati in maniera diversa rispetto
a quelli degli altri Paesi europei, che si sono limitati a
considerare i NEET
tra
i 15 e i 24 anni.
Anche a causa di questo calcolo macroscopico
dell'ISTAT, l'Italia slitta in vetta al primo posto in classifica con
il maggior numero di NEET,
seguita dalla Bulgaria, dalla Grecia e dalla Spagna. Agli ultimi
posti, invece, troviamo la Danimarca, i Paesi Bassi e Lussemburgo.
Clarissa Cusimano