Festa di Sant’Efisio e la festa del lavoro a Cagliari
La data del primo maggio, che come
ben sappiamo corrisponde alla festa del lavoro, è celebrata in
ogni parte del mondo.
Detta commemorazione spesso è
affiancata da ogni sorta di manifestazioni, da ricercarsi sia
nell’ambito musicale, che in quello religioso, che sono solite
variare a seconda del luogo e quindi delle relative tradizioni.
Spostando la nostra attenzione sulla
bellissima Sardegna, andremo adesso a vedere come viene commemorata
detta giornata.
Legata fortemente a sentimenti
religiosi, nella bellissima città di Cagliari, la giornata del primo
maggio è legata indissolubilmente a partire dal 1657 alla Festa di Sant’Efisio, che vede il susseguirsi di ben quattro giorni dedicati
interamente alla sua festa.
Festa di Sant’Efisio e la festa del lavoro a Cagliari |
E’ proprio nelle giornate che
vanno dal primo al quattro maggio infatti, che la festa di
Sant’Efisio, vede il riunirsi di gente che arriva da ogni parte
dell’Isola, proprio a Cagliari, per assistere e partecipare ad una
delle processioni più belle e commoventi di tutto l’anno.
La festa, che si svolge esattamente
nel centro della città, vede non solo il radunarsi di una folla
immensa, ma anche la trasformazione di tutte le stradine che portano
al luogo designato in un vero e proprio tappeto di fiori.
Il percorso di questa singolare
processione, vede come percorso molte stradine di Stampace, e
continua fino alla spiaggia di Nora, fino ad arrivare come
destinazione finale alla chiesa da cui si era partiti.
Un percorso lunghissimo quindi, che
però non demotiva la grande folla di fedeli che a piedi, ma anche a
cavallo, e nello specifico sulle “Traccas”, ovvero carri tipici
trainati da buoi e ricolmi di frutta di ogni specie e fiori.
Ben 350 anni di tradizione e storia
quindi, che fa di questa festa, l’evento più importante della
primavera sarda.
Se torniamo indietro nel tempo,
andremo a scoprire come, le origini di questa festa siano appunto da
ricercare nell’anno 1652, anno in cui la città sarda era stata
colpita in maniera tremenda dalla peste, che non accennava a placarsi
ne a dileguarsi.
Proprio in data 11 luglio 1652 però,
fu proprio Sant’Efisio a liberare la città da questa grave forma
di pestilenza, e fu proprio a partire da quel momento che tutti gli
abitanti della città decisero di fare un vero e proprio voto al
Santo che sarebbe poi diventato il protettore della città.
I preparativi per questo singolare
evento interessano non solo la data, bensì tutto l’anno, che
vedono tutti i devoti preparare i loro abiti ed i loro carri e
cavalli, che saranno quelli che accompagneranno poi il Santo nel suo
lunghissimo percorso, trasportato su di un coccio di natura molto
semplice.
Le date che interessano questa
particolare feste nel corso dell’anno sono quindi da ricercarsi nel
15 gennaio, data che segna il Martirio del Santo, ma anche il 1
maggio, che come detto sopra vede il realizzarsi della tanto attesa
processione che, iniziando alle dieci del mattino prosegue per tutto
il giorno, facendo una sosta a Sarroch dove si ferma per la notte.
Il cammino riprende il giorno
successivo, quindi il 2 maggio, avendo come destinazione Nora, luogo
del Martirio del Santo, per poi continuare per tutto giorno 3 il suo
percorso sino alle rovine della città, per poi arrivare a Pula.
E’ proprio da Pula che il cammino
riprende in data 4 maggio fin dalle prime ore del mattino, per fare
il suo grandioso rientro a Cagliari intorno alle 22.30.
Entro la mezzanotte del 4 maggio,
l’intera celebrazione è da considerarsi ultimata, e come ogni anno
il voto è stato sciolto.
Una bellissima
ed interminabile tradizione quindi, che lega inevitabilmente a questa
bellissima manifestazione religiosa, la commemorazione della festa
del lavoro.
M. E. Virga
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